LETTERATURA ITALIANA DEL NOVECENTO
EDIZIONE ARCHIVIO

Che cos'è LINEA?

La linea della grande letteratura è una linea spezzata, controversa, mai affidata a segni netti, incontrovertibili, banali. Eppure il suo nitore e la sua pulizia emergono dalle fratture della vita e dal fango della storia per ridare senso e luce, come se si creasse improvvisamente uno spazio bianco e potessimo improvvisamente seguirne le mosse. Dare corpo e conferire durata a queste grandi parole è il compito di Linea, edizione e archivio insieme dei testi maggiori della letteratura italiana del Novecento. Un archivio in progress, non un museo, un’edizione viva e non una trafila di stanchi apparati, una parola per molti e non il patrimonio di pochi specialisti.
CESARE PAVESE
LAVORARE STANCA
Il primo libro di Pavese, in due edizioni (Solaria, Firenze 1936 ed Einaudi, Torino 1943) diverse per forma e contenuto. Un esempio tra i più luminosi di poesia impura, a lungo ritenuto da chi l’ha scritto, in terza persona, «il suo libro più significativo».
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CESARE PAVESE
LA LUNA E I FALÒ
La luna e i falò è l'ultimo romanzo di Cesare Pavese. Pubblicato nel 1950, racconta del ritorno di Anguilla al paese nel quale è cresciuto. L'opera condensa in sé i temi e i motivi fondanti della scrittura pavesiana, ed è considerata la summa della sua produzione.
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UMBERTO ECO
IL NOME DELLA ROSA
L'opera prima di Umberto Eco. Di volta in volta definita bestseller di qualità, conte philosophique, giallo storico, capolavoro del postmoderno. Una riflessione sul riso e sulla verità che ha dato vita a innumerevoli adattamenti, rifacimenti, traduzioni.
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